domenica 25 marzo 2012

La mia borsa preferita

Maxi shopping bag in canvas con stampa trompe-l'oeil effetto pelle sul davanti e sul dietro, sei tasche interne di cui due con zip, dettagli in cuoio e metallo, chiusura con bottone a calamita. Misure: 50cm x 33 cm x 15 cm circa...........ma un pò cara.......vabbè.......si vedrà

giovedì 22 marzo 2012

Proprietà del riso integrale...io ne faccio uso e sono contentissima...a presto le ricette


Il riso integrale biologico è  un ottimo alimento per chi soffre di allergie e di intolleranze alimentari perché rinforza la mucosa intestinale e il sistema immunitario, prevenendo le infiammazioni digestive. Tra l’altro, il riso integrale combatte anche il colesterolo ed è utilissimo per chi soffre di colite e fermentazione intestinale. Non ultimo, le fibre contenute nel riso aiutano anche a contrastare la formazione di polipi intestinali.
Per avere un’idea del patrimonio nutritivo che si perde nel consumare il riso bianco raffinato, basta ricordare che la percentuale di sali minerali si abbassa fino al 70% e anche l’amido, le vitamine e le proteine si riducono visibilmente. E la fibra? Sparisce del tutto! Questa è una grave perdita perché la fibra contribuisce a mantenere l’organismo in salute e l’amido pare abbia un ruolo determinante nel prevenire i tumori al colon perché genera, una volta raggiunto il tratto intestinale, delle sostanze antiossidanti capaci di prevenire le neoplasie in questa sede.

Secondo recenti studi, 50 g di riso integrale al gior­no (lessato o sotto forma di riso soffiato, biscotti, cracker, latte ecc.) aiutano a combattere gli sbalzi glicemici: come è noto, l’impennata del livello di zuccheri nel sangue è la prima causa della formazio­ne di cuscinetti adiposi. Bastano inoltre 50 g di riso al giorno per evitare fermentazioni e gonfiori. Se hai problemi di intolleranze (o di celiachia) e non vuoi infiammare ulteriormente un intestino già delicato e “capriccioso”, oltre al riso integrale “classico” oggi puoi trovare in commercio altri gustosi derivati del riso biologico privi di glutine ma ricchi di nutrienti: prova il latte, i biscotti, i crackers, le merendine (o le farine per fare in casa le tue torte preferite) ma anche l’olio e il malto di riso, emolliente e lenitivo, ideale come dolcificante al posto dello zucchero.
Vedrai che, se poco alla volta ti abituerai al sapore dei derivati di riso, eliminerai senza sforzo la farina di frumento, una delle principali cause di intolleranza.  Il riso Venere è un riso integrale dal colore vio­laceo quasi nero che, una volta cotto, sprigiona un aroma di pane appena tolto dal forno che lo rende il più saziante tra i vari tipi di riso. Originario della Cina dove fino all’Ottocento veniva coltivato solo per l’Imperatore e la sua corte, oggi cre­sce anche nella Pianura Padana. È ideale per preparare risotti, soprattutto con verdure, pesce e frutti di mare: va lessato almeno 20-25 minu­ti, scolato e poi utilizzato per cucinare primi caldi ma anche gustose insalate di riso. Il suo sapore vagamen­te dolce aiuta a raggiungere in fretta la sazietà.
Con i risi orientali si evita il sale. Il riso basmati è coltivato nelle zone himalayane e nel Nord dell’India e del Pakistan, ha un profumo che ricorda il legno di sandalo. Ottimo per accompagnare carne e pesce ma anche cotto al vapore e condito con olio extravergine o con un condimento leggero. Si trova raffinato nei supermercati, integrale nei negozi di alimentazione naturale. Il riso thai, invece,  ovviamente arriva dalla Thailandia ed è simile al Basmati nella consistenza del chicco. È ottimo  condito con le spezie e servito con mela a tocchetti

mercoledì 21 marzo 2012

Creazioni di Kiyoko san


Coniglietto della mia amica Kiyoko,prossimamente pubblico i miei !!!


eco-animali: Germania, la fine degli allevamenti di visoni

eco-animali: Germania, la fine degli allevamenti di visoni: Una nuova legge per la tutela degli animali è entrata in vigore in Germania nel novembre 2011. Tra le regole da rispettare alcune stanno met...

Esiste anche l'agricoltura Biodinamica che potrebbe essere interessante conoscere,volevo fare comunque una premessa,avere cura di mangiare salutare quindi biologico per quanto si riesce (molti prodotti sono ancora troppo cari ) non vuol dire essere per forza vegetariani,tante volte si associa il biologico al vegetariano,non è così.Mangiare biologico vuol dire avere rispetto della natura,dei sapori di una volta e cercare di far soffrire il meno possible gli animali che ci danno uova,carne e latte, dare a loro cibo salutare,non rinchiuderli in gabbie o in luoghi non consoni....ma è un discorso che approfondirò perchè molto lungo .Io in questi mesi ho comunque intrapreso un percorso graduale per diventare vegetariana,chi lo sta facendo mi faccia sapere anche solo per uno scambio di opinioni e ricette !!!






Agricoltura Biodinamica

Il movimento biodinamico prese le mosse dalle otto conferenze che Rudolf Steiner tenne, su richiesta di alcuni contadini, a Koberwitz (Slesia) nei giorni di Pentecoste del 1924.
Ancora durante il convegno di Pentecoste, dai partecipanti fu fondato il "Circolo di ricerca per la coltivazione" oggi conosciuta come agricoltura biodinamica.
Essa è spesso descritta come un modo di coltivare senza chimico e senza veleni.
Questo aspetto se pur importante, è secondario al metodo che prima di tutto privilegia una cosciente utilizzazione delle forze naturali ed il rispetto assoluto dell'equilibrio biologico.
Il principio di restituire alla terra quello che si prende con il prodotto è idea fondamentale della chimica.
Il principio fondamentale della biodinamica è attivare la vita nella terra in modo che le sostanze presenti possano essere liberate ed assimilate dalle piante nella misura adesse necessaria.
La biodinamica non è un metodo da applicare meccanicamente ma, un modo di pensare e di agire che conduce ad essere un insieme unico con il proprio mondo per mantenere la fertilità della terra, per rendere sane le piante in modo che possano autonomamente resistere alle malattie ed ai parassiti, per produrre alimenti di qualità e sanità più alta possibile.
Sulla terra nessun organismo vivente sopravvive se non in simbiosi con ciò che lo circonda; le piante hanno la capacità di assorbire sostanza inorganica trasformandola in organica e fare, in poche parole, pane dai sassi.

Il mondo animale, compreso l'uomo, fanno il contrario assorbono sostanze organiche, le distruggono e le mineralizzano.Noi, abbiamo bisogno delle piante e non loro di noi; rispettarle favorendone lo sviluppo, significa pensare al proprio futuro.

I fondamenti del nostro fare sono i preparati biodinamici, il calendario, il compost e la diversità botanica delle superfici.

Il Calendario

La biodinamica guarda alla terra come parte dell'universo ed è perciò soggetta alle sue leggi.
Maria Thun ogni anno elabora un "calendario delle semine", che con la posizione della luna ed in base all'allineamento degli altri pianeti fornisce a noi agricoltori indicazioni agronomiche importantissime.
Essa ha scoperto, con ricerche che durano da oltre 20 anni, che la pianta sviluppa più o meno ognuna delle sue parti secondo la posizione della luna al momento della semina.
Seguendone la posizione, possiamo favorire lo sviluppo della parte che ci è più utile. Se ad esempio, vogliamo coltivare insalata, noi pianteremo il seme in giorno di foglie avendo interesse a quella parte della pianta; se al contrario coltiviamo carote, pianteremo in giorni di radici e così via.

I Preparati Biodinamici

Essi appartengono, se così si può dire alla parte dinamica della biodinamica. Possono essere considerati dei catalizzatori per stimolare i fenomeni vitali e naturali.

Sono otto. Due sono spruzzati sui campi direttamente e sei sono immessi nel cumulo per favorire e migliorare la formazione dell'humus.
Quelli che sono spruzzati, vanno riattivati mescolandone piccole quantità in grandi masse di acqua e con movimenti circolari alternati nei due sensi, attraverso un processo di "dinamizzazzione" che di fatto trasmette l'energia del preparato all'acqua poi spruzzata nel terreno o sulle foglie.

Sono:
Preparato 500 - letame di mucca da spruzzare dinamizzato sul terreno;
Preparato 501 - silice finemente triturata da spruzzare dinamizzato sulle foglie;
Preparato 502 - Achillea inserita nel cumulo biodinamico;
Preparato 503 - Camomilla inserita nel cumulo biodinamico;
Preparato 504 - Ortica inserita nel cumulo biodinamico;
Preparato 505 - Corteccia di quercia inserita nel cumulo biodinamico;
Preparato 506 - Tarassaco inserita nel cumulo biodinamico;
Preparato 507 - Valeriana inserita nel cumulo biodinamico;
Preparato 508 - Equiseto inserita nel cumulo biodinamico.

Il compost

Il compost nel suo stadio finale è humus , deve maturare sulla nuda terra per lavorare con essa, il cumulo deve avere piccole dimensioni per respirare e favorire lo sviluppo di tutti quei microrganismi che aggiunti nel terreno lo aiuteranno a migliorarsi; deve essere coperto di paglia per interagire con l'aria ed il cosmo, assorbendone l'energia sia per la sua formazione sia per la loro successiva cessione al terreno.

La diversità botanica

Non esistono piante cattive o infestanti.

In un terreno equilibrato ove le specie botaniche sono in armonia con loro e con la terra in cui vivono, non vi è prevalenza di nessuna di esse. Si inseriscono tranquillamente nel loro posto e concorrono a sviluppare e mantenere la vita nel terreno.
Al contrario nei terreni chimici dove si pratica la monocoltura senza rotazione ed in modo continuo, non abbiamo competizione ed autocontrollo con il conseguente sviluppo di pochissime specie a larghissima diffusione che costringono l'agricoltore a l'uso massiccio di sostanze chimiche che finiscono nel nostro organismo con il cibo che ingeriamo.
Speriamo che sempre meno donne comprino le pellicce